Oscar Fonti
Oscar Fonti
Per Oscar
Ho visto alcune tue forme uscire dal nulla dei fondi ed essere di nuovo da questi inghiottiti, Ho pensato a quanto, a volte, gli artisti anche senza avere contatti, possono essere simili, spinti dalle stesse emozioni sottili.
Scrissi, anni fa una composizione dal titolo «Memorie» per pianoforte e luce, dove oggetti sonori, fragili frammenti della storia, uscivano dal pulviscolo sonoro informe e ne venivano reinghiottiti. E questa era nostalgia e pudore ed io stesso non lo capivo. Nostalgia e pudore come nella tua arte. E le tue forme tondo-materne, i tuoi «crani ovulari», i tuoi frammenti di figure che figure non sono più e forse non lo sono mai state, sono nostalgie. Ma non le banali nostalgie di coloro che non hanno nulla da rimpiangere, ma la dolcissima nostalgia di un uomo che sente lontano il richiamo del principio. Un principio, una matrice in te espressi nei morbidi e materni segni circolari.
È strano quanto ti debba essere grato, caro Maestro, per avermi fatto meglio comprendere le emozioni che erano dietro un mio stesso lavoro.
Sergio Rendine
Personaggi e Interpreti